L’anima delle ciotole dei mongoli
Una narrazione della danza etnica Ciotole della Mongolia di Shen Yun 2017:
Da qualche parte nella grande distesa di sabbia del Gobi e nel nord della Siberia, le melodie canore di un pastore percorrono la circostante aria frizzante. I suoi stimolanti suoni fungono da richiamo, per avvicinarvi ai puntini bianchi raggruppati in lontananza, le yurte che compongono il campo dei suoi familiari nomadi.
Il popolo mongolo rappresenta lo spirito delle aquile svettanti nel cielo e per secoli hanno vissuto come i cavalli, liberi e al galoppo. Le terre che con reverenza chiamano casa, sono pianure selvagge che si estendono a perdita d’occhio in ogni direzione.
In questi luoghi, giovani donne che indossano abiti di colore bianco e di un brillante blu cobalto, ti notano da lontano mentre ti avvicini; si prendono una pausa dalla mungitura, o tosatura, o da altre faccende e si riuniscono per dare il benvenuto all’illustre ospite. Alcune arrivano trasportando ciotole di fresco tè al latte, profumato, caldo e molto nutriente, in perfetto equilibrio sopra la testa.
S’inizia con una cerimonia: il tè è offerto in alto, in basso, e in tutte le direzioni…poi inizia la melodia. Ciotole profumate schizzano verso l’alto, a coronamento del rito, e le donne scivolano con grazia sull'erba. Con ondulati movimenti delle braccia, scatti dei polsi e vigorosi scossoni delle spalle, s’impegnano in una bella danza. I loro volti e i gesti irradiano l’orgoglio del loro patrimonio e stile di vita pastorale, unici al mondo. Compongono diverse figure senza intoppi e con volontà, simulando le migrazioni delle oche in volo.
La musica si alza, l'energia s’intensifica e le ballerine compiono splendide movenze. Giro dopo giro proseguono, ruotando a una velocità vertiginosa. Per tutto il tempo le loro ciotole rimangono in equilibrio disinvolto sulla testa.
La giornata si conclude e termina lo spettacolo delle signore che iniziano a ritirarsi. Eppure, anche al momento della separazione, il grazioso gruppo promuove un brindisi finale per darti l’addio in maniera calorosa.
Torna a trovarci un’altra volta, sembrano dire, e ci auguriamo che abbiate gradito il soggiorno.
Si chiude il sipario.
Un assaggio di vita nomade
Lo sfondo del cielo color zaffiro che domina le praterie verde smeraldo, una rinvigorente orchestra guidata da una suonatrice di erhu, e una ventina di ballerine accattivanti e piene di gioia, Shen Yun 2017 ti porta a spasso per le vivaci steppe asiatiche. Composta da D.F. con coreografia dell’esperto di danza cinese Gu Xuan, Ciotole della Mongolia è uno spettacolo dall’intuito notevole.
Le danze tradizionali con le ciotole dei mongoli rappresentano un'offerta cerimoniale del tè al latte. Stringendo e muovendo il pollice e l'anulare inviano una spolverata simbolica fino al cielo, una verso il basso per la loro amata patria e una intorno, per accogliere ogni ospite d'onore.
Il Suutei Tsai, un tè nero con latte di mucca, salato e arricchito con un cucchiaio di burro, è una delle bevande più popolari del paese. Se mai le vostre avventure vi porteranno in queste steppe maestose, l’ospitale gente del posto ve ne offrirà un assaggio non appena metterete piede nelle yurte. Prestate attenzione ad afferrare la ciotola con la mano destra, e di berne un’abbondante sorsata prima di abbassarla. Rispetto ad altri sapori locali come l’airag (latte di giumenta fermentato), l’Urum (crema di yak coagulato), o lo shuus chatsarganii (succo di olivello spinoso), il sapore del loro tè al latte, anche se aromatizzato atipicamente, è relativamente più mansueto.
Ciotole della Mongolia della stagione 2017 è il primo ballo mongolo femminile che Gu Xuan ha coreografato con Shen Yun. Nel corso degli anni, dal Cortile dell’Eleganza alla Lanterna della Gioia fino al ballo dello scorso anno Fanciulle della Manciuria, le sue creazioni sembrano sempre che riescano a parlare. Mentre ballo mi raccontano storie e creano immagini piacevoli nella mia mente (avete notato i movimenti che rappresentano la tosatura, la filatura della lana, l’offerta del tè e le aquile che volano? O i gesti della mungitura durante l’apertura della danza? Una volta ho avuto una sensazione divertente durante le prove, mi sono girata e ho chiesto a un’amica se per caso stessi bloccando la sua mucca... ma, a parte le battute, per padroneggiare questa danza son state necessarie innumerevoli ore di pratica, e ci ha davvero insegnato a rimanere stabili mentalmente in tutte le situazioni).
Abbiamo iniziato l'apprendimento di Ciotole della Mongolia all'inizio della scorsa estate. Allora come oggi l’ho trovata così ricca di significati e tradizioni che non ho potuto fare a meno di lasciar vagare l’immaginazione. Quindi questa è stata la mia ricetta per scoprire il mio spirito Mongolo. In questo modo sul palco, non importa quanti oceani ci separino da quelle steppe ispiratrici, ci sarà sempre una goccia di spirito nomade (calda, cremosa, e un po' salata) che scorrerà nelle mie vene.
L’anima delle ciotole dei mongoli
1 Marzo 2017