Il mio Anno del Maiale
Finalmente riesco a dire: buon capodanno cinese! Perché “finalmente”? Perché sono incappata nel nell’Anno del Maiale molto tempo fa. Tutto è iniziato sette mesi prima che si approssimasse il nuovo anno cinese.
Iniziano le prove
Lo scorso giugno, quelli di noi che vanno in tour per Shen Yun erano appena tornati da una breve ma ristoratrice vacanza post-tour, trascorsa o nei rispettivi Paesi d’origine sparsi in tutto il mondo o in luoghi esotici e mete da sogno.
Io ero stata a scoprire l’affascinante Slovacchia. Avevo visitato la mia famiglia estesa, soggiornato in un b&b koliba in legno sui monti Tatra, fatto incontri inaspettati con la fauna locale (dai spaventosi orsi alle adorabili istrici), esplorato enormi grotte di ghiaccio, fatto il giro dei castelli e mangiato delle ottime amarene coperte di rugiada direttamente dai sovraccarichi rami degli alberi (copiosa abbondanza di prodotti biologici non geneticamente modificati!).
Dai miei colleghi ballerini di Shen Yun, invece, avevo visto fotografie e sentito racconti che spaziavano dai deserti del Marocco alle rovine dell’antica Grecia, dalle gemme nascoste dell’Italia ai salotti della Nuova Zelanda e tanto ancora.
Ma sto divagando. Dopo due settimane, tutti eravamo tornati a New York per iniziare a lavorare al nuovo programma del 2019. Una delle prime danze che dovevamo iniziare a provare era ispirata a un episodio di Viaggio in Occidente. La creazione “Regno della Regina” del coreografo di Shen Yun, Gu Yuan, racconta un episodio dal romanzo classico in cui il Monaco Tang e i suoi discepoli, il Re Scimmia, Sandy e Pigsy arrivano in una terra remota popolata da sole donne.
In occasione dell’Anno del Maiale, Pigsy riveste un ruolo speciale nella nostra danza del 2019. Che tipo di carattere ha, dunque, Pigsy? È mezzo uomo e mezzo maiale, ma dal punto di vista della personalità rappresenta lo stereotipo del maiale (un ingordo) e per giunta divertente. Questa è una tipica scena con Pigsy tratta dal romanzo originale Viaggio a Occidente:
Maiale non si preoccupava di nulla, dopo aver rilassato la pancia e mangiato al massimo delle proprie capacità. Che si trattasse di riso, fiocchi di giada, pagnotte al vapore, torte dolci, funghi di vario genere, germogli di bambù, orecchi di giuda, gigli turchi, alghe ordinarie e alghe rosse malesi, rape, colocasia, Rauvolfia vomitoria, patate dolci o saggina, non gli interessava: divorava tutto insieme come un lupo. Poi beveva qualcosa come sei o sette coppe di vino e gridava: “riempitela, portatemene un’altra. Voglio una coppa grande. Fatemi bere ancora qualche bicchiere, poi possiamo tutti uscire e andare a fare quello che dobbiamo fare”.
Estratto dalla traduzione in inglese di WJF Jenner (Pechino, 1955) Collinson Fair edizione
Quindi, in questo episodio delle loro diverse avventure, i pellegrini hanno un grottesco incontro con il Lago della Fertilità. E trovare l’antidoto non è una cosa affatto facile. Alla fine, Scimmia sfida uno scorpione demone, il Monaco Tang viene salvato dal rischio di venire mangiato e, grazie al Lago della Fertilità, Pigsy per poco non fa dei maialini!
L’incontro maialesco
Uno dei miei ruoli in “Regno della Regina” è quello
di una bambina che corre verso Pigsy nella scena iniziale. Sembra semplice:
scatto dal lato sinistro del palco con una girandola gialla come il sole
beatamente inconsapevole, poi – in un punto esatto della musica – vado a
sbattere in pieno contro il signor Maiale, arretro freneticamente per nascondermi
dietro mia nonna e la storia prosegue.
Ma non è assolutamente semplice. Quando abbiamo provato le prime volte, non mi sentivo molto a mio agio nel buttarmi addosso al nostro Maiale e di solito mi bloccavo pochi centimetri prima dell’effettivo impatto. Questo non è durato a lungo, perché un giorno, dopo aver rivisto questa parte con il coreografo Gu Yuan, lui ci ha chiamati tutti e due e mi ha detto:
“Devi andare a sbattere su di lui. A sbattere proprio. Vai ora, sbatti. SBATTI!”
Ero lì, a meno di sessanta centimetri da Maiale, con gli ordini del coreografo e sotto il suo sguardo truce e diretto, non avevo scelta. Sessanta centimetri non sono molti, ma ho chiuso gli occhi e dato una bella botta sonora. Missione compiuta: ghiaccio rotto. Grazie Gu Yuan!
Da quella volta in poi, ho (quasi) sempre sbattuto. Ci sono stati però, nel corso delle prime prove, diversi aspetti da curare per ottenere l’impatto ottimale: capire come il direttore dell’orchestra dà il tempo della musica, determinare il punto migliore in cui deve trovarsi Maiale, adattarsi alle luci sul fondo del palco che falsano la visione perimetrale, i miei movimenti, la sua posizione, la mia velocità eccetera. Nel corso della nostra prima prova sul palcoscenico insieme all’orchestra, ero molto determinata a riuscirci. Ma ero in ansia ed eccessivamente carica. Sono riuscita a sbattere, ma così forte che sono rimbalzata e caduta rovinosamente a terra sotto Maiale. Quando lui si è girato ha certamente visto una bambina scioccata, ma un po’ più scioccata del solito… e senza dubbio da un’angolazione molto al di sotto dello sguardo rispetto al solito.
Quando la scena è finita ero ancora abbastanza interdetta. Anche se stranamente dopo mi sono resa conto che nessuno si era accorto del mio traumatico (per me) incidente: nessuno dei coreografi seduti in platea ha fatto alcun accenno e persino Maiale non ha detto una parola. Persino mia “nonna” ha detto: "oh! Pensavo avessi cambiato tipo di movimento. È stato alquanto realistico".
Mi chiedo perché!
Da questo piccolo incidente ho capito che non esistono ruoli banali. Devi sempre metterci il cuore per capire il tuo personaggio, i movimenti, la recitazione, i tempi, la musica, la coordinazione con gli altri ballerini e il dialogo interno. Nessuno può andare impreparato e sperare che tutto vada per il meglio.
Dopotutto, non so quante volte ho dovuto andare a sbattere contro Maiale nel corso delle prove o quanti scontri da far ridere ho avuto ma, per il 2019, la Shen Yun World Company si esibirà più di cento volte negli Stati Uniti e nella regione Asia-Pacifico. Questa è una frase che mi viene in mente: 豬年大吉 (zhū nián dà jí), che vuol dire “I migliori auguri per l’Anno del Maiale” anche se, per me, suona meglio 豬年打擊 (zhū nián dǎ jī), cioè “urto contro l’Anno del Maiale”!
Da Fukuoka in Giappone, felice nuovo anno cinese a tutti. A voi e ai vostri cari (e a ogni bambina del Regno della Regina): che ogni sforzo sia un successo fragoroso!
Betty Wang
Ballerina