Alla continua scoperta - Un'avventura islandese
Non era stata una fotografia, un libro o un film che mi avevano attirato a visitare l'Islanda… ma era stata una semplice tazza di skyr, il tradizionale yogurt islandese.
Amo viaggiare perché più viaggio, più scopro me stessa e mi rafforzo. Durante le vacanze, quando ho annunciato ai miei amici l’intenzione di voler andare in Islanda, molti si dimostrarono scettici e pensarono che fosse strano aver voglia di visitare una terra ghiacciata. Questo è l’errore in cui incappano in tanti. Contrariamente al suo nome, l'Islanda è ricca di laghi cristallini, di montagne imponenti e di cascate maestose... e dopo aver assaggiato per la prima volta lo skyr, ho subito capito che l'Islanda aveva già conquistato il mio cuore.
Facendo parte del gruppo di Shen Yun, ho la grandissima opportunità di viaggiare in lungo e in largo per il mondo. Nei miei otto anni vissuti nella compagnia di danza, Shen Yun mi ha portato in ben cinque continenti, ho attraversato oltre quindici Paesi e visitato più di cento città. Non sono mai stanca di viaggiare, e dopo il tour di ogni stagione ho sempre voglia di continuare a viaggiare.
Quest'anno, mia madre ed io siamo partite per l'Islanda. Non ci siamo legate a un gruppo turistico e non avevamo nemmeno un itinerario programmato, siamo partite spinte dal desiderio di esplorare e armate solo di guida turistica Lonely Planet, un GPS e una tabella di marcia.
Il tempo, le strade e le escursioni…quante sorprese
Prima del volo, ho studiato la guida turistica che avevo comprato da cima a fondo per recuperare tutte le informazioni utili per il viaggio. Tuttavia, all'arrivo in Islanda, mi sono subito resa conto che la conoscenza che avevo acquisito non comprendeva l'intero Paese. Una delle prime cose che ho imparato appena scesa dall'aereo è che è Madre Natura a governare l'Islanda. Non ero preparata ad un tempo metereologico che cambia ogni dieci o quindici minuti. In un attimo si passa da una pioggia torrenziale a un clima soleggiato e caldo, e proprio mentre stai per sbottonarti la giacca, arriva immediatamente una raffica di vento nordico che ti gela. Ecco la lezione che ho imparato: ci sono molte cose nella vita che non possiamo controllare e per questo dobbiamo essere flessibili e pazienti.
Così, io e mia madre, abbiamo deciso di continuare a viaggiare per il Paese tenendo sempre a mente questo motto. Un giorno, durante il nostro viaggio, abbiamo deciso di percorrere un sentiero sterrato di montagna. Sia la mappa che il GPS indicavano che si trattasse di una scorciatoia, e pensando di fare una cosa furba, ho sollecitato mia madre affinché continuasse a guidare lungo quella strada pericolosamente tortuosa. Mentre il sentiero diventava sempre più difficile, la mia preoccupazione cresceva e sentivo aumentare la tensione anche di mia madre che stringeva con forza il volante..
Non siamo mai arrivate in cima fino alla fine del sentiero.
800 metri prima dell’arrivo ci siamo fermate. Eravamo quasi in cima quando uno strato vulcano di 700 mila anni di nome Snæfellsjökull ci ha fermato. Infatti abbiamo visto un cartello rosso e giallo che intimava: "Pericolo! Invalicabile!". Mia madre mi ha dato un'occhiataccia e mi sono rannicchiata sul sedile, ammettendo la sconfitta: "Hehe ... credo che dovremmo tornare indietro"?
Più tardi, ho scoperto che il sentiero nord che avevamo preso, la Route F570 (ricordatevi bene questa strada se non volete fare la nostra brutta esperienza) è una strada esasperante e sterrata rispetto alla strada sul versante sud che solitamente viene percorsa dai gruppi di turisti e dalle persone più accorte. Inoltre, la strada era ancora chiusa per la stagione, infatti i ghiacciai non si erano ancora sciolti. Abbiamo così scoperto, in ritardo, che prima di pianificare un viaggio bisogna sempre controllare il sito web che riporta le informazioni stradali in Islanda per assicurarsi che i percorsi siano fruibili (//www.road.is/).
Un’altra volta, siamo state costrette a fare un’inversione a U quando un fiume in piena ha sommerso un tratto di strada sterrata lungo il quale stavamo procedendo. Il fiume non era indicato sul GPS e probabilmente si era formato di recente come conseguenza dello scioglimento di un ghiacciaio nelle vicinanze. Non potendo avanzare, abbiamo deciso di cambiare rotta e in pochi minuti siamo arrivate ad una splendida cascata, siamo state ricompensate con uno spettacolo della natura davvero incredibile. Questa esperienza mi ha permesso di capire che, rimanendo positivi e accettando i problemi che possono sopraggiungere, si può venire inaspettatamente ricompensati.
Nei giorni successivi volevamo visitare la seconda cascata più alta d'Islanda, Glymur, e ci siamo imbattute in un'altra sorpresa eccezionale. Dopo un'escursione di un'ora, ci siamo fermate a chiacchierare con un anziano signore che ci ha dato una notizia scioccante: per vedere Glymur, dovevamo sfidare un fiume tumultuoso. Arrivate sul greto del fiume, c'erano delle persone che stavano provando a guadarlo. Abbiamo osservato le loro gesta con ammirazione e trepidazione mentre si aggrappavano a una corda per raggiungere l'altro lato del corso d’acqua.
Volevamo provare, ma non eravamo attrezzate adeguatamente, così ho abbandonai il mio desiderio di vedere Glymur e ho iniziato la lunga marcia di ritorno verso la macchina, conforta dal fatto che, sebbene non avessimo potuto vedere le possenti cascate, avevamo comunque beneficiato di una passeggiata edificante attraverso le magiche montagne islandesi. Quante persone al mondo hanno avuto questo piacere? Comunque se mai tornerò in Islanda, andrò di sicuro a vedere il Glymur equipaggiata in modo adeguato.
Durante il viaggio siamo riuscite comunque ad arrivare in cima ad un vero vulcano. In cima al Grábrók abbiamo potuto osservare il paesaggio montuoso, da lì su mi sono sentita incredibilmente piccola e molte delle difficoltà della vita improvvisamente mi sono sembrate meno difficili. Nel gruppo di Shen Yun, circola un detto che deriva da un proverbio tradizionale cinese: "Quando durante un conflitto fai un passo indietro, scoprirai che i mari e i cieli sono sconfinati (退一步 海闊天空)". È proprio vero, e lì, su quella cima maestosa, ho cercato di fissare nella mia mente la vista mozzafiato per ricordare a me stessa il detto.
Indulgenze nordiche
Mia madre ama le sorgenti termali, così durante il nostro viaggio eravamo sempre alla ricerca di questi luoghi. L'Islanda è rinomata per i suoi piccoli rinvasi d’acqua calda geotermica che sono chiamate "pentole calde". Durante il nostro viaggio che è durato 9 giorni, siamo riuscite a trovare sei diverse ‘pentole calde’, ci siamo anche immerse in piscine olimpioniche riscaldate in centri di nuoto, in sorgenti naturali che risalgono all’800 e abbiamo visitato anche lussuose attrazioni turistiche.
Il posto da noi preferito sono stati i bagni geotermici di Laugarvatn Fontana che vantano tre bagni geotermici di vapore, con tre diverse temperature di ‘pentole calde’ e una sauna secca in stile finlandese. Laugarvatn Fontana si trova nei pressi di un lago e si può azzardare un audace tuffo acque gelide subito dopo il bagno di vapore. Dicono che questa pratica aiuti ad attenuare lo stress migliorando la circolazione sanguigna.
Naturalmente, per far fronte a tutte queste avventure avevamo bisogno di energia… e per questo abbiamo assaggiato diversi tipi di frutti di mare. Io non amo particolarmente il pesce, ma la varietà dei crostacei islandesi mi ha letteralmente conquistata. Non ho mangiato solo pesci e molluschi, ma ho potuto anche assaggiare il pylsa, l'hot dog islandese, fatto con carne d’agnello campestre.
Mi scuso con tutti i buongustai ma non ho avuto il coraggio di provare il puffin (pulcinella di mare), la balena, il hákarl (carne di squalo putrefatta) e lo svið (testa di pecora arroso). Per vostra informazione, però, ho sentito dire che balena e pulcinella di mare non sono male, ma attenzione all’hákarl, in molti lo ritengono letale.
Meravigliose peregrinazioni
Quando viaggio con Shen Yun, non riesco sempre a guardarmi dentro a causa dei troppi impegni, ma quello che provo è più prezioso di qualsiasi altra cosa; possiamo esibirci in posti diversi, incontrare e lavorare con persone provenienti da tutto il mondo, sperimentando cose davvero straordinarie. Ogni giorno acquisisco abilità preziose, scopro cosa sono capace di fare e come posso diventare più determinata. Fare un tour con Shen Yun ha aumentato la mia tolleranza e allargato la mia prospettiva sulla vita in generale. Se avessi intrapreso il viaggio in Islanda qualche anno fa, sono sicura che non avrei affrontato le difficoltà incontrate con lo stesso spirito con cui riesco ad affrontarle oggi.
L’esperienza in Islanda mi ha colpito in modo particolare. Magnifica natura e atmosfera incontaminata, esperienze ineffabili, possono essere magiche per una persona. Quando inizia una nuova stagione di esibizioni, mi rendo conto che non è necessario essere in cima a una montagna o affacciata sull'oceano per sentirsi ispirata. Ogni volta che il sipario si apre e suona il gong, una sensazione simile, ma ancora più profonda, mi percuote. Viaggiamo in lungo e in largo per portare al nostro pubblico messaggi di coraggio e di speranza e durante tutto il tour, in ogni spettacolo, colgo continuamente nuove ispirazioni.
Ogni nuova stagione mi rende euforica e desiderosa di incontrare nuove sorprese, lezioni e ricompense… so che anche il pubblico troverà queste belle cose assistendo alle nostre esibizioni.
Tiffany Yu
Percussionista con Shen Yun Performing Arts
3 Gennaio 2018