In cerca della vera bellezza
Essendo una ballerina di Shen Yun Performing Arts, ho pensato che un’immersione nella cultura estetica della tradizione cinese mi avrebbe fatto bene. Ora, infatti, mi sento in grado di apprezzare meglio la vera bellezza.
Nei tempi antichi, le creazioni artistiche ruotavano in gran parte attorno a temi come il Paradiso e la Terra, gli esseri divini e la natura. Allora, la poesia, la musica e la danza erano spesso un modo per onorare gli dei, esprimendo per loro umiltà e timore reverenziale oppure pregandoli.
Nonostante il fatto che non possiamo più sentire quelle canzoni né vedere quelle danze, possiamo farci un’idea del grande rispetto che gli antichi tributavano alla natura e al divino, grazie a scritti che sono stati conservati per migliaia di anni e ad opere d’arte arrivate intatte fino ai giorni nostri.
Numerosi dipinti e incisioni dei Budda, di fate celesti e di altri dei, infatti, possono tutt’ora essere ammirate in grotte remote, le più famose delle quali sono le Grotte dei Mille Budda nel Nordovest della Cina (nei pressi di Dunhuang) e il Budda Gigante di Leshan, nella provincia dello Sichuan: la maestosità della vista di queste opere antiche è rimasta intatta fino ad oggi.
Il punto di vista filosofico
Sia nel pensiero Buddista che in quello taoista, la semplicità è qualcosa di bellissimo e supremo.
“Vuoto, immobilità, calma, assenza di sensi, quiete, silenzio e inazione sono alla radice di tutte le cose”– scriveva il maestro Zhuang nella Via per il Paradiso introno al 300 a.C.– “Gli uomini diventano dei saggi grazie alla propria immobilità”.
Secondo Confucio, l’uomo deve iniziare con una buona base morale e una bellezza interiore prima di cercare bellezza esteriore e ornamenti di vario genere. Io credo che cercare la semplicità significhi in effetti cercare l’autenticità, perché la semplicità disadorna è lo stato dell’essere più originale, la più autentica manifestazione delle cose.
Sempre Confucio, un giorno chiese a un suo ospite di spiegare la sua idea di “verità”. L’ospite rispose: “La vera verità di un uomo è la sincerità pura al massimo grado, senza questo genere di sincerità è impossibile commuovere gli altri [...] Data questa verità interiore, essa esercita un’efficacia spirituale dall’esterno, ed è per questo che la consideriamo così preziosa”.
Oggi abbiamo tantissime cose in grado di accendere i nostri desideri e le nostre voluttà: è facilissimo che la nostra semplice natura innata finisca per venire sepolta, perdendo così il contatto con il nostro vero essere. Ma se l’arte è una finestra con cui l’artista esprime un mondo interiore che poi impatta sul pubblico, non è forse vero, allora, che solo quando un artista riesce ad elevare il proprio livello di pensiero riesce a produrre dei lavori che ispireranno altri a fare lo stesso?
Essere in armonia
Trovo affascinante anche la visione che nei tempi antichi si aveva dell’armonia. L’enfasi posta dagli antichi sull’armonia comprende la dottrina aurea del giusto mezzo: essere moderati ed evitare gli estremi.
Nel libro La Dottrina del Giusto Mezzo, il nipote di Confucio, Zisi, scrive: “L’Equilibrio è la grande radice da cui cresce tutto l’agire umano nel mondo, e questa armonia è il percorso universale che tutti dovrebbero percorrere”.
Armonia implica accessibilità: rende una determinata cosa desiderabile da parte di persone di ogni estrazione sociale come di ogni nazionalità e cultura.
Nei Discorsi degli Stati, una raccolta di importanti discorsi antica di 2 mila e 500 anni, si trova una sezione chiamata “Wu Ju espone la Bellezza”, che contiene una essenziale ma esatta definizione dell’armonia della bellezza:
“Se, a prescindere da come guardi qualcosa – che sia dall’alto o dal basso, dall’interno o dall’esterno, nel dettaglio o nell’insieme, da vicino o da lontano – la relazione fra tutti gli elementi è armonizzata e senza confitti, questa è bellezza”.
Non è facile creare qualcosa di questo calibro, anche se potrebbe sembrare semplice, secondo le parole del grande imperatore Tang Taizong del settimo secolo: “Essere in armonia è essere corretto e retto”. Perciò, affinché un’artista possa raggiungere uno stato di armonia, deve essere virtuosa, onesta e avere una visione molto aperta della vita. E questo può richiedere un’intera vita di dedizione allo studio, all’introspezione e al perfezionamento della consapevolezza.
Evangeline Zhu
Ballerina principale
Principal Dancer