Considerazioni sulla diversità
Una delle qualità più rimarchevoli nel lavorare per Shen Yun è quella sensazione di sentirsi parte integrante della comunità globale. Anche se la maggior parte della organizzazione è di etnia cinese, i membri di Shen Yun chiamano casa cinque dei sette continenti. Uno potrebbe salire sull'ascensore dell'hotel con quattro artisti, diciamo, provenienti da Canada, Germania, Taiwan e Australia, e scendere giù con artisti da Giappone, Polonia, Francia e Corea. Questa diversità è un beneficio che mi viene ricordato ogni anno quando siamo in tour per il mondo.
Visto che ci piace avere una stretta relazione lavorativa, visitare i familiari dei colleghi in tour è come avere una famiglia estesa dovunque andiamo. Serve una guida nella città in cui ci esibiamo? È probabile che troviamo un esperto nel nostro gruppo. Che ci sia bisogno di un posto non turistico per cenare o localizzare un posto d'interesse meritevole di una fotografia, trovare aiuto è solo questione di domandare.
Il vantaggio della diversità culturale, comunque, si estende molto più in là dell'assistenza turistica. È stato un bene inestimabile il collegamento del nostro spettacolo con le altre culture. Avere ambasciatori culturali interni, per esempio, permette alle traduzioni delle nostre canzoni di rimanere fedeli ai messaggi e ai significati originali cinesi, piuttosto che usare una traduzione superficialmente perfetta come nel caso delle traduzioni esterne alla compagnia. Battute umoristiche dette dai presentatori vengono così adattate alla regione - io ne ricordo bene una che solitamente menziona l'"iPhone" cambiata in "Blackberry" quando ci siamo esibiti a Waterloo, Ontario (casa della RIM, produttori del Blackberry).
La diversità culturale di Shen Yun è positiva anche perché ci permette di comprendere meglio il pubblico per cui ci esibiamo. Ciò che può essere considerato una ricezione riservata agli standard del pubblico americano, può essere visto come riflessione, rispetto e apprezzamento dal pubblico con altri sfondi culturali. Queste differenze culturali molto reali che incontriamo quando facciamo i tour nel mondo possono probabilmente portare ad innervosire anche l'artista più calmo. Con un paio di rassicurazioni da parte del nostro "esperto locale", questi ostacoli vengono facilmente superati.
James Hwang
Violinista dell'Orchestra della Touring Company di Shen Yun
26 Gennaio 2011