Esplora: I variopinti personaggi dal romanzo ‘I briganti della palude’
I briganti della palude è uno dei più grandi classici della letteratura cinese, ricco d’azione. Questo romanzo storico di narrativa, scritto da Shi Nai’an, autore del XIV secolo, racconta di alcuni banditi che vagavano in Cina durante la dinastia Song del Nord, circa nove secoli fa.
Dall'alto e in basso, in lungo e in largo, 108 eroi sono finiti insieme sul Monte Liang. Vi raccontiamo come alcuni di questi personaggi complessi sono arrivati in quel luogo; tra questi potresti riconoscere alcune storie messe in scena da Shen Yun.
Pioggia di benvenuto
Nel romanzo Song Jiang, stimato impiegato della contea, era rinomato per la sua pietà filiale, la sua benevolenza e la sua generosità. Era una persona talmente utile che venne soprannominato: “La pioggia di benvenuto”.
La trasformazione di Song da stimato impiegato a bandito, iniziò quando una coppia di anziani e la loro figlia arrivarono nel suo villaggio. L'anziano padre morì presto e la madre e la figlia furono lasciate per strada. Il caso fu portato all’attenzione di Song, il quale impietosito organizzò un dignitoso funerale per l’uomo e donò alle due donne abbastanza soldi per sostenersi.
Fingendo gratitudine, la madre offrì in sposa sua figlia a Song. L’uomo inizialmente rifiutò ma alla fine si arrese. Song acquistò una casa per la moglie e la suocera e si prense cura di tutti i loro bisogni. Sebbene sposato, raramente prestava attenzione alla sua sposa, rimanendo assorbito dai doveri ufficiali.
Un fatidico giorno, Song invitò a casa sua il suo assistente, alto e bello. Sua moglie si innamorò di lui all'istante e iniziò una relazione tra di loro.
In precedenza, Song aveva ricevuto una lettera da un gruppo di fuorilegge che aveva aiutato ad uscire dai guai. Era una lettera di gratitudine, che prometteva molto oro in segno di ringraziamento. Song aveva rifiutato la ricompensa, ma aveva conservato la lettera a memoria della buona volontà dei suoi amici. La collusione con dei banditi era un crimine capitale quindi Song aveva nascosto la lettera.
Un giorno, la moglie traditrice cercò di derubare Song e trovò per caso la lettera. Decise quindi di rendere pubblica la lettera per sbarazzarsi del marito e sposare il suo amante. Mentre si preparava a tradire Song, ne seguì una lite e lui la uccise.
La madre e l'amante della donna ormai morta denunciarono Song, corrompendo tutti i funzionari locali e chiedendo la sua esecuzione. Song fuggì e chiese asilo ai suoi vecchi amici fuorilegge che risiedevano sul Monte Liang. Lo accolsero volentieri e alla fine lo incoronarono come loro leader.
Il lottatore di tigri
Incontriamo ora Wu Song, l'eroe iconico che sconfisse una tigre a mani nude mentre era ubriaco (l'eroe, non la tigre). Wu è anche uno dei personaggi più retti tra questi banditi.
La storia della tigre è ben nota ed è stata oggetto di una danza di Shen Yun del 2010 Wu combatte la tigre (che puoi guardare su Shen Yun Zuo Pin). La storia è questa:
Ai confini di una foresta sorgeva un villaggio i cui abitanti erano terrorizzati da una tigre mangia uomini. Wu stava viaggiando a piedi e attraversava la zona, quando si ubriacò e attraversò la foresta di notte, ignorando gli avvertimenti. La famigerata tigre, scorgendo un possibile spuntino, si lanciò su di lui, ma venne abbattuta con tre pugni. Vicino all'alba, mentre si avvicinava nel villaggio dall'altra parte della foresta, lui (l'uomo, non la tigre) fu accolto da un gruppo di uomini tremanti che fecero sfilare lui e il corpo della tigre per tutta la città. Wu divenne istantaneamente una leggenda.
Gli abitanti del villaggio elogiavano il suo coraggio e la sua forza, ma Wu rispose umilmente che era il popolo del villaggio ad avere virtù e che gli dei lo avevano aiutato; lui aveva fatto semplicemente la sua parte.
Presto, però, anche Wu si sarebbe messo nei guai. Come per Song e per molti altri fuorilegge, i problemi giunsero quando, messo di fronte alla corruzione e all'ingiustizia, Wu prese posizione.
Wu andò a trovare suo fratello maggiore, un uomo innocente e gentile, ma piccolo e poco attraente. La moglie rimase molto colpita dal cognato. La donna posò gli occhi sull'alta e affascinante figura di Wu, cercando di sedurlo. Inizialmente l’uomo scambiò le attenzioni come l’affetto di una buona cognata. Quando alla fine si rese conto del gioco della donna, la avvertì severamente che se avesse continuato, avrebbe reso le cose molto spiacevoli.
Nel frattempo, un ricco vicino di casa aveva posato gli occhi sulla moglie del fratello e si mise d’accordo con un sensale per conquistarla. I due iniziarono la loro relazione e, mentre Wu era via, uccisero il fratello.
Quando Wu tornò e venne a sapere delle circostanze sulla morte del fratello, escogitò la vendetta. La punizione per l'adulterio era l'esecuzione e la coppia incontrò il proprio destino per mano sua. Offrì le teste degli adulteri in sacrificio alla tomba di suo fratello e fuggì dal villaggio.
In cerca di rifugio sul Monte Liang, Wu divenne uno dei fratelli giurati e si fece un nome grazie al suo impegno tra i banditi.
Testa di pantera
Adesso incontriamo Lin Chong, un maestro di arti marziali responsabile della formazione di 800.000 guardie imperiali. Conosciuto come "Testa di Pantera", Lin aveva tutto ciò che un uomo potesse desiderare: rispetto nella capitale, un matrimonio felice e una vita appagante e pacifica.
Durante quel periodo della storia cinese tuttavia, c'era molta corruzione nel Governo (per fortuna questo è un ricordo del passato ... um ...) e Lin avrebbe presto incontrato il suo acerrimo nemico, un funzionario di nome Gao Qiu. Il suo nome significa letteralmente "palla alta". Gao Qiu era capace solamente a giocare a un'antica forma di calcio che affascinava l'imperatore al punto che lo promuoveva con impegno.
Il figlio di Gao Qiu, Gao Yanei, era un marmocchio viziato che si struggeva per la moglie del generale Lin Chong. La donna, essendo una persona retta, non gli dava corda. Lady Lin cercando di parare colpo dopo colpo alla fine si sentì messa all’angolo e, decise di togliersi la vita piuttosto che essere disonorata.
Nel frattempo, tentando di sbarazzarsi di Lin, il padre di Gao Qiu escogitò uno stratagemma elaborato per incastrarlo. L’uomo fu quindi bandito e costretto vivere in esilio e iniziò il suo lungo viaggio accompagnato da corpulente guardie che erano state pagate per eliminarlo...
Ma prima di raccontare questa storia, dobbiamo prima incontrare un altro uomo.
Il monaco ubriaco
Lu Zhishen, il monaco i cui ideali correvano sulla falsariga di "Prima colpisco poi parliamo", si distingueva tra i suoi coetanei come un gigante di circa 2,5 metri. Oltre a possedere una forza assurda, era anche abile nelle arti marziali, applicando questi doni alla ricerca di una giustizia molto semplice.
Lu, che era stato originariamente un funzionario minore della contea, si ritrovò nuovamente nei guai per aver fatto giustizia con le proprie mani. La storia iniziò quando un macellaio senza scrupoli maltrattò una giovane donna, la quale andò a chiedere aiuto a Lu. L’uomo decise di aiutarla, andando immediatamente a trovare il delinquente. Con alcuni rapidi pugni, Lu inviò il macellaio in un viaggio di reincarnazione e fuggì per evitare le autorità.
Seguendo la raccomandazione di un amico, Lu si avvicinò a un monastero buddista dislocato nelle profondità delle montagne, indossò abiti monacali e si rasò la testa. Il cambiamento però restava solo superficiale e Lu continuava ad essere riluttante a seguire le regole. Entrava costantemente in conflitto con altri e diventò un frequentatore abituale delle taverne locali. Dopo l'ennesima rissa da ubriaco, l'abate si rese conto che questo gigantesco "monaco" era più di quanto potesse gestire e lo cacciò dal monastero.
Lu fu incaricato di occuparsi di un misero orto. Alcuni bulli locali cercarono di attaccarlo ma lui li mise al loro posto prontamente con le sue tattiche pesanti. Ad un certo punto del processo sradicò persino un albero enorme con le sue stesse mani.
Lu Zhishen è stato interpretato nella danza di Shen Yun 2023, Il monaco Lu, in cui le sue buffonate da ubriaco completano il suo senso di giustizia.
Lu incontra Lin
Il monaco Lu vagò ovunque fin quando non incontrò Lin Chong e i due diventano rapidamente dei fratelli giurati.
Andando un pò velocemente avanti, come si ricorderà, Lin venne condannato e bandito alla periferia dell'Impero. Era già stato tatuato sul viso per segnarlo come criminale e le guardie della sua scorta erano in missione segreta per assassinarlo durante il tragitto. Lin venne portato nelle profondità di una foresta.
Proprio mentre stavano per finire il lavoro, da dietro un albero saltò fuori il monaco Lu; li stava seguendo da un pò. Quindi Lu salvò Lin e si sbarazzò degli assassini.
Lin, tuttavia, si era ormai rassegnato all’esilio e continuò il viaggio verso Cangzhou.
Alla fine Lin arrivò al suo avamposto, dove infuriava un rigido inverno. Nel mentre il suo acerrimo nemico, Gao Qiu, aveva inviato un altro gruppo di compari. Nel buio della notte, si nascosero nella capanna di Lin per portare a termine il colpo finale, ma il tetto della sua povera baracca crollò sotto il peso della neve, costringendo Lin a cercare rifugio in un tempio vicino. Ignari che Lin non era lì, i sicari si avvicinarono e incendiarono la baracca con le loro torce.
Un desiderio di vendetta consumò l'anima nobile di Lin, mentre guardava dal tempio i servi di Gao che mettere a fuoco la capanna e godersi il loro successo. Privato della famiglia, della casa e ora della vita, Lin volò fuori dal tempio con un ruggito e si sbarazzò dei mascalzoni.
Pulendo dalla lancia il sangue dei suoi aguzzini con il fazzoletto di sua moglie, Lin Chong scrisse con il sangue queste parole sul una pietra leggendaria: "Costretto sul Monte Liang" (逼上 梁山, Bi Shang Liang Shan).
La danza del 2015 di Shen Yun, Banditi del monte Liang, raffigura la storia di Lin Chong e il suo esilio (si può vederla su Shen Yun Zuo Pin).
La bestia dalla faccia blu
Yang Zhi è uno degli eroi più sfortunati, incappato in varie situazioni veramente avverse. Era un discendente del clan Yang, una famosa famiglia di guerrieri; era molto abile nelle arti marziali e padroneggiava tutte e 18 le forme di combattimento armato, facendo oscillare la sua lama che era la più rapida e acuta a sud della Grande Muraglia.
Questa sciabola era un cimelio della famiglia Yang, in possesso di poteri quasi mistici: poteva tagliare il metallo senza smussare la lama e uccidere un uomo senza macchiarsi di sangue.
Oltre alla spada, l'altro tratto distintivo di Yang era una voglia blu sul suo viso, che gli valse il soprannome di "La bestia dalla faccia blu".
Questo spavaldo soldato era al suo primo sfortunato incontro con il destino quando, scortando un carico imperiale, le navi si rovesciarono sul fiume giallo. Il guerriero si trascinò davanti al capo sperando di essere perdonato, ma ricevette un severo rimprovero e venne deposto dalla sua posizione.
Un altro funzionario chiese a Yang di trasportare in sicurezza dei costosi regali verso la capitale. A causa dei pericoli del viaggio, Yang sceglie di trasportare le merci in pieno giorno, quando i banditi locali avevano meno probabilità di agire. La carovana si spostava di giorno sotto il torrido sole e si fermava di notte, ma i suoi uomini iniziano a chiedere di fermarsi. Yang li spinge ad andare avanti, ma ad un certo punto gli uomini si rifiutarono e si fermarono lungo la strada.
Trovandosi senza alternative, Yang concesse una pausa ai suoi uomini stremati. Un mercante di vino passava di lì e gli uomini assetati chiesero di assaggiarlo. Yang, avendo sentito delle storie dove delle carovane erano state saccheggiate dopo aver bevuto del vino drogato, inizialmente proibì loro di bere.
Il "commerciante di vini", tuttavia, superò i loro sospetti permettendo loro di assaggiare una singola goccia di vino, convincendoli che sarebbe stata innocua. Il denaro passò di mano e il commerciante iniziò a versare il liquido. Anche Yang ebbe la sua bevanda dissetante. La fregatura? La droga era nel mestolo, non nella brocca di vino.
Yang si svegliò da solo. Gli uomini e il tesoro sono spariti. Gli uomini erano fuggiti insieme al commerciante truffatore e per evitare ogni responsabilità accusarono lui di essere il ladro.
Il nostro povero Yang raggiunse la città con l'unica cosa che ormai possedeva e la vendette per una piccola parte del suo valore per avere po' di denaro per il viaggio. La leggendaria spada del clan Yang era ora nelle mani dei venditori ambulanti di strada.
Ad un certo punto nei suoi vagabondaggi Yang incrociò il monaco Lu, che lo presentò al gruppo del Monte Liang e lo convinse a unirsi al gruppo.
Una svolta interessante: gli uomini che avevano teso un'imboscata alla carovana drogandoli con il vino erano proprio i fuorilegge del Monte Liang che divennero ora i fratelli giurati di Yang.
La storia di Yang è stata interpretata nella danza di Shen Yun del 2013 Yang Zhi vende la sua spada.
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Con 108 eroi e banditi, ognuno con un retroscena e qualità uniche, i Briganti della palude fornisce un terreno fertile per gli adattamenti drammatici della danza. Quale personaggio sarà interpretato nella prossima edizione di Shen Yun?