6 saluti senza toccarsi
Incontri un vecchio amico o conosci una persona nuova. Entrambi stendete la mano per salutarvi e poi la ritirate imbarazzati... oh, sì, il distanziamento sociale.
La buona vecchia stretta di mano può essere stata la norma prima del virus del PCC, ma al giorno d'oggi non tutti gradiscono incontri troppo personali e ravvicinati. Quindi abbiamo bisogno di trovare delle alternative.
Per fortuna, l'antica Cina può darci qualche idea su come le persone si salutavano a quei tempi e le strette di mano non sono mai state in voga in Oriente. Infatti, i cinesi avevano sviluppato non uno, ma diversi modi per salutarsi, tutti senza toccarsi.
Non ci resta che vederli nel dettaglio. Scopriamo allora sei saluti touch-free.
#1 Pugno chiuso - 拱手禮
Questo gesto, che consiste nello stringere delicatamente una mano su un pugno chiuso, è ancora oggi popolare in alcune parti dell'Asia. A Taiwan, in particolare, questo gesto tradizionale non è per nulla visto come obsoleto.
Potete usarlo per ringraziare, congratularvi con qualcuno, scusarvi o implorare qualcuno di farvi un favore.
In questo gesto, gli uomini stringono le dita della mano sinistra sul pugno destro, mentre le donne stringono la mano destra sul pugno sinistro. Chi lo sa, potrebbe soffocare una risatina se sbagliate questa parte.
#2 Inchino - 鞠躬禮
L'inchino è un gesto formale, che un tempo era popolare nelle corti reali in Occidente. Oggi è ancora una pratica comune in molti Paesi asiatici.
Il galateo dell'inchino varia leggermente da Paese a Paese. In Corea del Sud e in Giappone, dove l'inchino è più comune, è scortese non restituire un inchino. Lo status sociale è molto enfatizzato e quindi l'inchino rivolto ai superiori (come manager, insegnanti e anziani) è sicuramente previsto.
Per inchinarsi in modo accettabile, è sufficiente ricordare questi punti:
- Tenere la schiena, il collo e la testa dritti mentre ci si piega all'altezza della vita.
- Tenere le ginocchia dritte .
- Inchinarsi lentamente per mostrare il dovuto rispetto, ma una volta raggiunto il punto più basso dell'inchino, si può lentamente risalire; non c'è bisogno di soffermarsi.
- In genere più l'inchino è profondo, più esprime sincerità e rispetto, ma il più delle volte un leggero inchino è sufficiente.
Fatto regolarmente, è anche un ottimo allenamento per la parte bassa della schiena.
#3 Saluto del Kung Fu 抱拳禮
Il saluto del kung fu è usato nel mondo delle arti marziali. Ad un occhio non allenato può sembrare uguale al gesto del pugno chiuso descritto sopra (#1). In questo saluto, tuttavia, il pugno destro viene premuto con forza contro una mano sinistra aperta con le dita distese. Si può anche produrre il suono del pugno che colpisce il palmo mentre si uniscono le mani.
Ci sono diverse spiegazioni per la provenienza di questo gesto. Una di queste lo vede come la rappresentazione dell'ideale del guerriero-studioso. Il pugno rappresenta il valente guerriero e la mano aperta rappresenta lo studioso, che è sempre aperto ad imparare.
#4 Riverenza cinese 萬福
Nell'antichità, le donne che non si chiamavano Mulan di solito non facevano il saluto del kung fu. Avevano, tuttavia, una forma distinta di saluto che chiamavano la riverenza cinese.
In questo gesto, si forma un pugno con la mano sinistra e lo si stringe con la destra. Poi si mettono entrambe le mani sopra l'anca sinistra e si fa un piccolo inchino, piegando leggermente le ginocchia.
#5 Saluto in stile Zhou 作揖
Si tratta di un'antica forma di saluto formalizzata durante la dinastia Zhou occidentale, circa tremila anni fa.
In realtà ci sono nove modi diversi per farlo, a seconda della situazione.
Queste sono tuttavia le caratteristiche base:
Stare in piedi con le mani davanti al petto, i palmi delle mani rivolti verso l'interno, gli avambracci paralleli al suolo.
- Uomini: mano sinistra all'esterno. Donne: mano destra all'esterno .
- Le dita sono rilassate.
#6 Heshi 合十
Heshi è un saluto spesso usato dai buddisti. Per i monaci buddisti è tipico salutare altri monaci, abati o i laici con un heshi. È usato anche dalle persone che praticano una qualsiasi disciplina della scuola di Buddha quando si salutano l'un l'altro, così come quando pregano, mostrano rispetto per un maestro spirituale o si trovano di fronte all'immagine di un essere divino.
Questo gesto può anche esservi familiare dallo yoga o da altre tradizioni dell'Asia meridionale. Si fa unendo delicatamente i palmi davanti al petto. Le dita vengono premute insieme, lasciando uno spazio vuoto tra le mani. Gli avambracci sono rilassati, formando una linea quasi diritta con i gomiti in fuori.
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Quindi, ecco fatto. Sei modi per salutare senza toccarsi, mantenendo una serena distanza. Provatene uno la prossima volta che incontrate qualcuno e diteci come va. Non si sa mai, forse uno di questi potrebbe tornare in auge!