Oltre la danza: la vera persecuzione in Cina
Dopo aver lasciato la Cina ed essere diventato nel 2008 il primo ballerino di Shen Yun a New York, Steven Wang ha interpretato molti ruoli esibendosi sui palcoscenici di tutto il mondo. Tra le sue interpretazioni: l'eroe Wu Song, il nobile generale della dinastia Song, Yue Fei e il protagonista in molte delle danze etniche di Shen Yun.
Ma nessun ruolo ha avuto per lui un significato tanto profondo quanto quello del praticante della Falun Dafa perseguitato nella Cina moderna. Il giovane protagonista di questo brano sta meditando nel parco quando viene improvvisamente circondato dalla polizia che esegue gli ordini del Partito Comunista Cinese per annientare la Falun Dafa. Il ragazzo resiste pacificamente ma viene brutalmente colpito. Ma non tutto è perduto, la sua anima infatti viene accolta dagli dei in una spettacolare ambientazione celestiale.
Per Wang e per molti altri artisti di Shen Yun che praticano la Falun Dafa e per questo hanno dovuto abbandonare la Cina, questo brano è molto più che una rappresentazione artistica: è la possibilità di portare sotto i riflettori internazionali una vera e propria violazione dei diritti umani che ha colpito anche le loro vite.
La Falun Dafa, conosciuta anche come Falun Gong, è una disciplina di meditazione che include esercizi e principi guida che si fondano su verità, compassione e tolleranza. Nel 1999, il Partito Comunista Cinese, temendo la popolarità raggiunta dalla Falun Dafa, ha dato inizio a una brutale campagna di persecuzione contro i praticanti di questa disciplina. La persecuzione purtroppo continua ancora oggi.
Tutti i membri della famiglia di Steven sono stati colpiti dalla persecuzione. Suo padre è stato arrestato nel 2004 per aver praticato la Falun Dafa e, dopo anni di torture, è morto nel 2009. Sua sorella, Shan Shan, praticante anche lei è stata abbandonata dal marito che temeva possibili ripercussioni per la sua carriera governativa. La donna così è dovuta scappare a New York nel 2012. Steven invece nel 2008 era stato costretto a trasferirsi in America da solo perché, se non avesse lasciato la Cina, avrebbe di sicuro rischiato di essere ucciso. Ancora oggi, la madre del primo ballerino, Aihua Liu, per la sua fede nella Falun Dafa, è detenuta in Cina in un centro di detenzione nel distretto Shuangqing della città di Shaoyang, nella provincia di Hunan, dopo essere stata arrestata nell'agosto 2017.
Proprio mentre sua madre sta scontando questa atroce condanna, Steven è impegnato in un appello al governo degli Stati Uniti per aiutare la madre. Durante il tour con Shen Yun, ha scritto infatti una lettera al senatore di New York Charles Schumer dicendo: "Mi appello a lei affinché intervenga chiedendo al centro di detenzione in cui è rinchiusa mia madre il suo rilascio immediato da questa prigionia illegittima. Le chiedo inoltre di richiedere il rilascio del suo passaporto in modo tale che possa ricongiungersi con la nostra famiglia qui negli Stati Uniti. Spero che mia madre possa godere della stessa libertà di cui io godo adesso”.
Lo stile di vita dei praticanti della Falun Dafa basato su meditazione e consapevolezza è stato da sempre il tratto distintivo della cultura tradizionale cinese fino al 1949, quando il Partito Comunista Cinese è giunto al potere. La compagnia Shen Yun Performing Arts è stata fondata a New York nel 2006 dai praticanti della Falun Dafa con l’obiettivo di usare le arti dello spettacolo per riportare in vita l'essenza della cultura cinese.
Oggi, Shen Yun si esibisce ovunque, tranne che in Cina dove è severamente vietato, e ha ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo.
Conclude Steven: "Vorrei che un giorno venisse permesso a Shen Yun di esibirsi anche nella Cina continentale cosicché tutti i cinesi possano conoscere la propria storia e i propri valori tradizionali che sono del tutto differenti da quelli che il Partito comunista cinese vuole far credere”.